giovedì 29 dicembre 2011

PAN . Piccoli Agrumeti Nomadi






Un piccolo agrumeto nomade si muove come una centuria di una legione dell’antica Roma. La “centuriatio” , assediata da una nave-agrumeto, ridisegna la Sicilia.



Palermo, 17 dicembre 2011. Farm Cultural Park ha inaugurato la nuova stagione di Temporary Museum a Palazzo Steri. A seguire la cronaca di quella notte e la descrizione per questa occasione dell’intervento progettuale dello studio NOWA (Navarra Office Walking Architecture).

La città è sotto assedio dalle opere di artisti e architetti che Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park, ha riunito a consiglio per inaugurare la grande festa per l’arte contemporanea in Sicilia. Lo studio NOWA per l’assedio ha organizzato la spedizione di un centuria di aranci amari, che muovendosi sulle bighe di cassette in PVC trafugate al Farm Camp di Butera, dalle spolie dell’installazione CAMERA H2O, hanno percorso, in un solo giorno, i tracciati più remoti della Sicilia centrale fino alle sponde meridionali del Mar Tirreno. Alle 19,30 la centuria di nove aranci amari penetra le difese e apre le porte di Palazzo Steri.








martedì 20 dicembre 2011

Lecture di MARCO NAVARRA _StudioNOWA


VERONA RELOAD


UPLOAD 01 # GIÙ IL MURO, SU LA PIAZZA
NASCE IN QUATTRO GIORNI A VERONA IL PRIMO LUOGO CHE PARLA LA LINGUA DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019


Sabato 17 dicembre il quartiere di Porto San Pancrazio a Verona ha tenuto a battesimo il primo passo di VERONA RELOAD (www.veronareload.it), programma urbano promosso da Marant Srl G.M.B.H. finalizzato ad attivare soluzioni di riuso per l’ex Magazzino FS Porta Vescovo ed il Parco Adige Sud.
L’area ha ospitato per vent’anni il più importante presidio di approvvigionamento ferroviario del Nord Italia, rimandando al giorno della sua dismissione il naturale percorso di completamento urbano del proprio fronte orientale. In quel luogo città e produzione si sono dati le spalle: dentro un raffinato sistema logistico capace di gestire oltre sessantamila contenitori di pezzi di ricambio; fuori un quartiere nato operaio e cresciuto fino a saturare tutto lo spazio compreso, anzi compresso, tra ferrovia fiume e magazzino. Una storia come tante in Italia, per cui l’identità di un luogo ormai nè urbano nè rurale finisce là dove inizia il dover fare. Ma si sa, la storia dà torto e dà ragione, e oggi quello stesso luogo privato del suo Est si trova davanti agli occhi un parco fluviale e nelle mani la miglior occasione di paesaggio da cui ripartire.
Il progetto di Asprostudio sceglie di declinare una strategia Lo-fi, frutto delle ricerche di Mario Lupano sulle architetture a bassa definizione, e rappresenta un luogo pioniere nel percorso di candidatura di Venezia con il Nordest a Capitale Europea della Cultura 2019.
Mira innanzitutto a spostare l’asse psicologico del quartiere. Giù il muro e su la piazza quindi, in soli quattro giorni di lavoro, a fare da cerniera tra Porto San Pancrazio e l’immensa area da ripensare. E’ già oggi il più grande spazio pubblico del quartiere e assume l’aspetto di un campo invernale: il terreno arato, un orto di verze, un riparo sull’albero per i bambini. Cambierà assetto a ogni cambio di stagione, estendendosi fino ad occupare tutto il grande spazio di manovra degli autotreni e prendendo colori ragioni e funzioni diverse a seconda degli usi che gli abitanti vorranno.

Place Au Changement

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